12,54-59   SAPETE VALUTARE L’ASPETTO DELLA TERRA E DEL CIELO

Sabato della III settimana di Pasqua Anno A

Sabato della III settimana di Pasqua Anno A
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 6,60-69)
Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 6,60-69)

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Parola del Signore.

RIFLESSIONI

“Nessuno si deve aspettare da me qualcosa di cui io non sono capace”. Non si può non approvare chi parla così. Anche Dio non chiede a nessuno l’impossibile. Ma chi decide concretamente che cosa è troppo per lui? Ci conosciamo troppo bene: ognuno ha la tendenza a sentire come inaccettabile qualcosa che non gli piace piuttosto che qualcosa che gli fa piacere. Che cosa può esserci di inaccettabile, se si può perfino esigere la vita di un uomo?
I discepoli sentono il discorso di Gesù come inaccettabile. Perché, quando qualcuno afferma: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna”, ciò oltrepassa di molto il concepibile. E tuttavia: in nome dei Dodici, Pietro esprime la sua professione di fede in colui che parla in termini così poco comprensibili. Egli la giustifica in un modo sorprendente: “Soltanto le tue parole (incomprensibili) sono parole di vita eterna”. Nessun mortale è capace di pronunciare queste parole, che vanno ben oltre quello che chiunque potrebbe dire. Solo chi resta incomprensibile pur rivelandosi – con parole di vita eterna – è capace di offrire agli uomini l’ultimo rifugio.

Sabato della III settimana di Pasqua Anno Aultima modifica: 2017-05-04T10:59:05+02:00da angela1845
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