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Mercoledì Della XXIII Settimana del Tempo Ordinario Anno C

Le Beatitudini.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,20-26)

Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Luca, nel suo vangelo, pone le beatitudini appena dopo la scelta dei Dodici: è questa la carta costituzionale del Regno, da qui dovranno partire gli apostoli per vivere l’immensità e la tenerezza di Dio, a questa pagina loro e noi dovranno per sempre confrontarsi per essere testimoni. E Gesù non parla di organizzazione, di potere, di compromessi, di forza, di ostentazione. Parla di povertà, di desiderio, di sofferenza vissuta con evangelica serenità, i valori portanti che rendono trasparente l’annuncio. Luca, diversamente da Matteo, aggiunge alle beatitudini quattro “guai” che completano le precedenti affermazioni, mettendoci al riparo da inutili rischi. Stiamo attenti a non crogiuolarci nella sazietà, a non porre la nostra consolazione nella ricchezza, a non vivere con superficialità, a non cercare l’applauso delle folle. È una pagina ostica, urticante, dura, che mette in radicale crisi in modello di successo che ci viene proposto dal nostro inquieto mondo. Modello mondano che rischia di avvelenare i discepoli, che spesso di ripropongono nella Chiesa le stesse dinamiche distruttive di fuori. Converti i nostri cuori alla semplicità del Regno, Signore, aiutaci a leggere la nostra vita e ad orientare le nostre scelte a partire da questa pagina, a verificare, rigo per rigo, che ogni piano pastorale e ogni scelta ecclesiale da questa pagina parta e a questa pagina porti.