Archivi tag: Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 6.12-19) Tutta la folla cercava di toccarlo perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Mercoledì XXIII settimana del Tempo Ordinario Anno A

Mercoledì della XXIII settimana del Tempo Ordinario Anno A
San Giovanni Crisostomo
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 6,12-19)
Tutta la folla cercava di toccarlo,
perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 6,12-19)

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il Crisostomo (Antiochia c. 349 – Comana sul Mar Nero 14 settembre 407) fu annunziatore fedele della parola di Dio, come presbitero ad Antiochia (386-397) e come vescovo a Costantinopoli (397-404). Qui si dedicò all’evangelizzazione e alla catechesi, all’opera liturgica, caritativa e missionaria. L’anafora eucaristica da lui rielaborata in forma definitiva sull’antico schema antiocheno è ancor oggi la più diffusa in tutto l’Oriente. La sua predicazione nel campo morale e sociale gli procurò dure opposizioni e infine l’esilio (404-407), dove morì. Nella sua opera di maestro e dottore ha rilievo il commento alle Scritture, specialmente alle lettere paoline, e il suo contributo alla dottrina eucaristica.

Lc 6, 12-14
Gesù salì sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio.
Quando fu giorno chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede il nome di Pietro…
Nei Vangeli, specialmente in Luca, è detto più volte che Gesù si allontanò dalla folla e salì su un monte a pregare; se anche ora lo si sottolinea espressamente è per far rilevare che, nello scegliere i Dodici, Gesù ha seguito le istruzioni del Padre (cfr. Gv 17, 6 ).
I nomi degli apostoli < degli inviati > sono scanditi, a cominciare da quello di Pietro (al quale, con il cambio del nome – secondo la mentalità biblica – è affidata una missione propria cfr Mt 16, 18 ), sono scanditi solennemente: formano un gruppo come i patriarchi delle dodici tribù del nuovo popolo di Dio.
Entrando nella Basilica del Laterano – la cattedrale di Roma, il primo tempio della cristianità – si vede plasticamente rappresentata la missione di questi apostoli: essere il fondamento della Chiesa. Borromini ha avuto la splendida intuizione di collocarli nelle nicchie dei giganteschi pilastri della navata centrale.
Poggiamo sicuri su questo basamento, ma non siamo esentati dalla vigilanza, perché c’è sempre il pericolo di perdere l’equilibrio ( anche Giuda Iscariota è nominato tra i Dodici… )
Viene a proposito l’arguta risposta che il beato Pio IX ( tempi molto difficili i suoi! ) dava a chi voleva fargli coraggio ricordandogli, con le parole di Gesù, che la barca di Pietro non correva pericoli: “L’assicurazione di Cristo si riferisce alla barca, appunto, e non all’equipaggio. ”
Impariamo, perciò, a prendere ogni decisione dopo aver pregato, per aver luce dal Signore e teniamo sempre presente quanto propongono il Papa ed i pastori della Chiesa.Dio onnipotente, concedi alla tua Chiesa di essere sempre fedele alla sua vocazione di popolo radunato dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (dalla Liturgia)

Quando noi supplichiamo Dio per le necessità della nostra vita, Egli, nella sua misericordia, ci esaudisce; ma, a volte, sempre per misericordia si rifiuta di farlo, perché il medico sa meglio del malato quel che gli occorre.
Sant’Agostino vescovo e dottore della Chiesa